Non tutti i cereali per la prima colazione sono uguali e, anzi, alcuni delle migliori marche possono essere addirittura pericolosi.
I cereali sono sempre più scelti da grandi e piccini per la prima colazione, come alternativa ai biscotti e ai croissant. In effetti sono molto gustosi e in molti casi sono perfetti anche per chi vuole mantenere un buon peso forma.
Tuttavia, da un test recente è emerso che alcuni cereali per la prima colazione di marchi molto famosi possono contenere sostanze non proprio salutari per l’uomo e quindi essere nocivi. Ecco quali evitare di comprare.
I cereali per la prima colazione migliori (e quelli peggiori)
Quando ci si trova al supermercato, è possibile scegliere fra un’ampia varietà di cereali per la prima colazione ma non tutti sono uguali e un nuovo test ha evidenziato uno scenario davvero inquietante.
Infatti in molti cornflakes sono presenti delle sostanze nocive per la salute umana. Il test tedesco (Öko-test) in particolare, ha preso in considerazione 48 cereali per la colazione, sia con zucchero che senza, di cui 13 a base di farro, 30 di mais, uno di miglio bruno, uno di grano saraceno e 3 di cereali diversi. 28 prodotti erano biologici.
Insomma la varietà presa in considerazione era molto elevata ma i risultati non sono stati comunque incoraggianti. Del campione analizzato, solo 23 tipi di cornflakes hanno superato il test mentre 9 cereali per la colazione, anche di marchi molto famosi, sono stati bocciati per la presenza di sostanze potenzialmente dannose per la salute come acrilammide, componenti di olio minerale e residui di pesticidi (come glifosato).
Per quanto riguarda la presenza di acrilammide, questa è una sostanza che si forma con temperature superiori a 120 gradi, con un aumento significativo a partire da circa 175 gradi. Dal test si è scoperto che molti produttori tostano i cereali a temperature comprese tra 270 e 290 gradi, contribuendo così all’aumento di questa sostanza nei cornflakes.
Il problema, è che è stata considerata una sostanza potenzialmente cancerogena dall’EMSA, che ha invitato a ridurne il contenuto nei prodotti alimentari, fissando linee guida non vincolanti. Dal test è emerso che 8 prodotti considerati superano di oltre la metà i rispettivi valori indicativi.
Nei cornflakes sono stati rinvenuti anche residui di glifosato, anch’esso indicato come “probabilmente cancerogeno” dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Nella valutazione finale del test, poi, sono state prese in considerazione anche:
- le dichiarazioni ambientali
- il contenuto dichiarato di sale, zucchero e fibre
- il Nutri-Score
- eventuali carenze nelle dichiarazioni
- le informazioni nutrizionali e sanitarie
- l’imballaggio (per rilevare l’eventuale presenza di PVC/PVDC/composti clorurati)
Fortunatamente non sono stati rinvenuti organismi geneticamente modificati in nessun tipo di cornflakes. Dunque, alla fine dell’Öko-test i migliori cereali per la colazione risultano essere i cornflakes Crownfield di Lidl, che hanno ottenuto il risultato “buono”. Quelli Kellogg’s hanno ottenuto invece una sufficienza.
Non hanno superato il test, invece, i Kellogg’s Special K Classic, Nestlé Fitness Original, Schär gluten free cereal e Schär gluten free corn flakes.