E se vi dicessimo che in Italia è possibile andare in pensione a prescindere dall’età anagrafica? Le ultime notizie dall’INPS.
Lasciare il mondo del lavoro e godersi il tanto meritato pensionamento è sicuramente il sogno di milioni di lavoratori italiani. Dopo decenni di duro lavoro e di sveglia puntata sempre allo stesso orario, queste persone possono finalmente dedicarsi alle passioni e agli hobby che non hanno potuto coltivare durante gli anni di lavoro.
Come ben sappiamo il sistema previdenziale italiano si basa sul calcolo contributivo: per andare in pensione occorre aver messo da parte un numero di anni di contributi, 20 per la pensione di vecchiaia, ed aver raggiunto almeno i 67 anni di età. E se vi dicessimo invece che si può andare in pensione a prescindere dal requisito anagrafico?
Lasciare il mondo del lavoro a 67 anni per molti italiani è impensabile, a quell’età in molti presentano già i primi acciacchi della vecchiaia e, in alcuni casi, queste persone si ritirano in casa senza godere al massimo della pensione. Nessun viaggio, nessun hobby o passatempo se non quello di guardare la televisione.
Fortunatamente c’è una bella notizia: in alcuni casi non bisogna raggiungere l’età anagrafica di 67 anni per andare in pensione. In base alla normativa vigente diversi lavoratori possono andare in pensione a prescindere dall’età. Vediamo allora. nel dettaglio, chi può lasciare il mondo del lavoro indipendentemente dall’età anagrafica.
In Italia, è possibile andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica in due casi principali. Il primo riguarda i lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno svolto lavori usuranti o gravosi e che hanno maturato un’anzianità contributiva minima di 41 anni, di cui almeno uno versato prima del 19esimo anno di età.
Per poter accedere a questa tipologia di pensione, oltre al requisito contributivo, è necessario rientrare in una delle seguenti categorie: lavoratori disoccupati a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale; lavoratori con una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%. Ancora possono accedervi i lavoratori che assistono e convivono da almeno sei mesi con il coniuge o un parente non autosufficiente e i lavoratori che svolgono lavori usuranti o gravosi.
Inoltre è possibile accedere alla pensione di vecchiaia anticipata indipendentemente dall’età anagrafica se si maturano i requisiti contributivi richiesti, che variano a seconda del genere di nascita e dell’anno di pensionamento. Ad esempio, per i lavoratori nati prima del 1952, la pensione di vecchiaia anticipata è accessibile con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
La domanda per la pensione per lavoratori precoci o per la pensione di vecchiaia anticipata può essere presentata telematicamente tramite il sito dell’INPS, utilizzando il servizio “pensione online”, oppure tramite Contact Center. In alternativa, è possibile rivolgersi a un patronato. La domanda per la pensione per lavoratori precoci deve essere presentata entro il 1° marzo di ogni anno.
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