Qual è il netto di accredito del Bonus dei famosi 100 euro che sono accreditati direttamente sullo stipendio? La verità.
La maggior parte degli italiani, soprattutto i lavoratori dipendenti, sanno benissimo che il governo Meloni ha annunciato un nuovo bonus in busta paga che sarà erogato a partire dal mese di gennaio 2025. Come annunciato dallo stesso governo l’importo del Bonus dovrebbe essere di 100 euro una tantum e sarà soggetto all’IRPEF.
Questo significa, in altre parole, che nei conti il bonus da 100 euro sarà di un importo minore nelle tasche degli italiani poiché, appunto, tassato. In molto parlano di un accredito di 80 euro, tolto l’IRPEF ma ad oggi ancora nulla è certo. Quello che noi possiamo fare è ipotizzare tre diversi scenario.
Il primo scenario è quello che include l’aliquota IRPEF: il bonus è quindi soggetto all’imposta sul reddito personale, quindi l’aliquota applicata inciderà sul valore finale. Per i redditi fino a 28.000 euro, l’aliquota IRPEF dovrebbe essere del 23%. Laddove sul bonus 100 euro dovesse applicarsi solamente questa aliquota, senza alcuna detrazione né tantomeno il pagamento dei contributi, sarebbe molto semplice calcolare quanto spetta: da 100 euro, infatti, vanno tolti esattamente 23 euro, con il bonus che quindi sarebbe pari a 77 euro per tutti.
Il secondo scenario riguarda invece le detrazioni: se si ha diritto a detrazioni fiscali, come quelle per lavoro dipendente o familiari a carico, l’importo netto del bonus aumenterà. Per i redditi compresi tra 8.500 euro, infatti, ci sarebbe diritto a una detrazione da lavoro dipendente di 1.955 euro l’anno. Vanno poi considerate le altre detrazioni potenzialmente spettanti, come quelle per familiari a carico, che contribuirebbero ad aumentare ulteriormente l’importo netto spettante.
Infine c’è da considerare lo scenario dei contributi previdenziali: se il bonus è considerato anche reddito ai fini previdenziali, dovrai pagare i contributi INPS, con una aliquota che varia in base al tuo reddito. In tal caso l’importo spettante sarebbe ancora più basso, anche laddove il governo dovesse riuscire a confermare le aliquote contributive ridotte grazie allo sgravio (2,19% per i redditi fino a 25 mila euro, 3,19% per quelli fino a 35 mila).
Lo scenario migliore, quindi, sarebbe quello che prevede solo l’IRPEF. In questo scenario, infatti, l’importo lordo di 100 euro subisce una detrazione IRPEF del 23%, risultando in un netto di 77 euro per tutti i beneficiari. Se si considerano anche IRPEF e detrazioni, invece, il bonus netto aumenta. Ad esempio, per un reddito di 20.000 euro, il bonus potrebbe arrivare a circa 90,21 euro. Se il bonus è soggetto anche a contributi previdenziali, il netto si riduce ulteriormente. Per un reddito di 20.000 euro, il bonus potrebbe scendere a circa 88,53 euro.
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