Le bollette rischiano di diventare ingestibili durante il periodo estivo a causa di costi specifici che sono molto preoccupanti.
Il periodo invernale è stato già piuttosto difficile da gestire per le famiglie italiane con costi sopra la media e una serie di difficoltà legate, nello specifico, alle utenze che hanno subito aumenti. Prima l’aumento delle materie prime, poi le accise e le nuove tasse, quindi il passaggio al mercato libero.
Non si tratta di una questione legata unicamente all’andamento generale ma anche a quelle che sono le necessità di base di ogni famiglia che si trova quindi a dover fare i conti con prodotti che sono talvolta già presenti in casa e quindi non tutti di ultima generazione o con funzioni avanzate di risparmio.
Tutti pensano che il dramma quando si tratta di bollette sia l’inverno, a causa del pagamento relativo al gas e quindi ai costi da corrispondere per via dell’uso dei termosifoni e quindi del freddo. In realtà non è così, una volta che si sono spenti i termosifoni si pone un nuovo problema, quello del caldo e quindi della necessità di accendere i condizionatori.
Anche se tutti pensano che quindi il problema sia unicamente per la gestione del freddo è chiaro che non lo è. Di fatto per il periodo più caldo dell’anno, considerando un arco di tempo che va da giugno a settembre, si ottiene una spesa superiore alla media per ben 4 mesi di seguito. Giusto il tempo di passare poi ad accendere i caloriferi. Per ovviare ai costi quindi bisogna fare attenzione alla gestione dei condizionatori che sono strumenti che consumano un grande quantitativo di elettricità e possono diventare veramente impossibili da gestire.
La scelta primaria dovrebbe essere quella di optare per un condizionatore di classe A++ laddove si stia pensando all’acquisto. Ovviamente se è già presente in casa allora si può optare per alcune strategie che vadano a tutelare al meglio il suo funzionamento. L’obiettivo è garantire sicuramente un migliore comfort termico ma, di contro, bisogna pensare anche al risparmio energetico e quindi all’impatto sull’ambiente e sulla bolletta.
Un errore molto comune è quello di impostare la potenza dello stesso su magari 20 gradi. Questo è un errore perché il macchinario per erogare quella forza d’aria deve fare uno sforzo ingente e rischia l’usura, oltre che un dispendio senza eguali. Si deve sempre optare per un paio di gradi inferiori rispetto alla temperatura esterna, scegliendo anche l’uso della funzione deumidificatore per migliorare la qualità dell’aria. Questa è l’unica opzione possibile per andare effettivamente ad ottenere un risparmio in bolletta.
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