Un nuovo problema arriva in Italia e rischia di compromettere una parte dell’ecosistema: a cosa bisogna prestare attenzione e come comportarsi. Tutti i dettagli.
La primavera è ormai arrivata da settimane seppure il clima sia sempre in fase di inaspettati e forti cambiamenti. In ogni caso, però, in Italia c’è un problema da non sottovalutare.
Gli esperti sono consapevoli della vicenda, ma in questo caso correre ai ripari non è così semplice, anzi. Le piante e anche gli animali sono a rischio.
Gli esseri umani non sono esenti dall’allarme lanciato in merito all’invasione della processionaria. Si tratta di un insetto che fa parte dell’ordine dei lepidotteri, appartenente precisamente alla
famiglia Thaumetopoeidae. Prende il nome dalla caratteristica di muoversi in fila sul terreno, così da formare una qualsivoglia forma di “processione”.
E proprio questo insetto crea problemi da maggio a luglio. Di conseguenza, quindi, è importante procedere con misure di prevenzione in modo tale da proteggere la salute degli animali, delle piante e di tutto l’ambiente circostante. Ma perché può diventare così pericolosa? Le sue larve sono infatti ricoperte da peli urticanti in grado di provocare irritazioni cutanee e in alcuni casi anche reazioni allergiche. Molti esemplari di processionaria lasciano i nidi e camminano,
La processionaria diventa pericolosa durante la fase di trasformazione in farfalla. Il rischio è altissimo per i cani ai quali può provocare una necrosi dei tessuti in caso di contatto con il lepidottero.
Questo tipo di nidi sono riconoscibili fin dal mese di novembre e per questo c’è il tempo di poter pianificare interventi di disinfestazione. La cosa fondamentale è che si agisca prima che le larve abbandonino i nidi: il raggio d’azione è da novembre a marzo.
Ma come sono formati? I nidi della processionaria del pino hanno forma sferica od ovale con un diametro di 10-20 centimetri. Si trovano sui rami dei pini, in particolare nella parte finale, ma li si può trovare anche sui cedri. Sono facilmente individuabili vista la presenza di strisce biancastre sui rami o sotto gli alberi. In questi casi è consigliabile segnalare la presenza dei nidi al servizio di disinfestazione o al Comune.
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